Intitolata a Maria Regina della Pace, la Parrocchia di Milanino ha una storia breve ma abbastanza travagliata, specialmente al suo inizio.

Il 29 maggio 1921 veniva inaugurata la Cripta principale, costruita per il servizio religioso a beneficio di una nuova comunità che stava sorgendo su un terreno situato fra Cusano e Cinisello Balsamo: il Milanino.

Era questo un villaggio-giardino progettato e voluto da Luigi Buffoli, sullo stile dei sobborghi- giardino che aveva avuto modo di ammirare in occasione di un Congresso sulle abitazioni tenuto a Londra. Nel 1925 Milanino veniva stralciato dalla Parrocchia di Cusano e nell’anno successivo, con decreto del 2 ottobre 1926, il Cardinale Tosi erigeva a Parrocchia la Cripta di Milanino, affidandola alla cura di don Gioacchino Antonini, che svolgeva la sua missione di coadiutore a Cusano.

Nel luglio del 1928 a don Antonini succedeva don Emilio Tacchi, già coadiutore a Crescenzago, che, vista la scarsa partecipazione dei fedeli alle funzioni, “avrebbe voluto lasciare immediatamente il Milanino con la sua chiesa da farsi, di Regina Pacis… ma Monsignor Rossi, Vicario Generale, nella sua bontà e pacatezza insisté perché rimanesse e lavorasse ad irrobustire, a far viva, ad impiantare la vera Fede, che, con l’aiuto del Signore, come si fa nelle terre selvagge, anche a Milanino si sarebbe manifestata e sviluppata e anche tutte le sue opere…”. Per ubbidienza, don Tacchi restò e, lavorando lui stesso come muratore, cominciò a ingrandire la Cripta.

Nel 1937, grazie alla munificenza di un benefattore, sotto la direzione dell’ingegner Antonio Lugli e dell’architetto Antonio Cassi Ramelli iniziava la costruzione della chiesa come la vediamo attualmente, e nell’ultima domenica di maggio del 1938 vi veniva celebrata la prima S. Messa.

La struttura della chiesa è del tipo basilicale ravennate (a tre navate) con ampia scalinata di accesso, battistero circolare, cappella laterale a illuminazione laterale. Sola innovazione è il prolungamento del presbiterio e l’imposizione su questo punto, come il più importante della chiesa, di una cupola a finestrate continue. Nel progetto era anche previsto il campanile, ma il denaro raccolto fra la popolazione a tale scopo, su esortazione del Cardinale Schuster, si preferì impiegarlo “per qualche cosa di utile per la gioventù!”. E così, fra il luglio 1968 e il settembre 1969, furono costruiti l’oratorio femminile e la palestra.

La dotazione artistica della Regina Pacis, alquanto spartana, è costituita da una serie di quadri restaurati di Santi e una pala d’altare raffigurante l’Apparizione della Vergine in gloria con Angeli ai Santi Giovanni Battista, Francesco da Paola, Antonio da Paola col Bambino e Giuseppe, provenienti da Palazzo Omodei a titolo di deposito.Nella navata sinistra troviamo la cappella di Regina Pacis, con la statua della Madonna in rame sbalzato e dorato di 2,70 metri circa, opera dello scultore Lolli agli inizi del 1944. Il sagrato è stato restaurato nel 2009 per consentire la sosta dei fedeli in un’area protetta.

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